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Chat Virtuale VS Mondo Reale

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Pubblicato da David in Libera Mente · 11 Giugno 2020
Tags: chatvirtuale
  


Una sfida tra Titani che non c'è, perchè uno è strumento dell'altro! Quando si parla di amore, amicizia e rapporti umani però la realtà è insostituibile


Gli amici come i veri amori, si trovano, si ricercano, oppure si prendono da quello che si trova nel contenitore che utilizziamo al momento? In questa epoca dei profili social, delle ricerche infinite sui motori di ricerca, i siti incontri, le chat, i servizi di dating, ci si sceglie davvero o la solitudine spinge inesorabile a scelte rapide e poco sentite?

Una mia sensazione spostandomi tra chat, social e dating, è che oggi si abbia “poco tempo” e soprattutto “molta impazienza” nel colmare certe mancanze relazionali. Amicizia, amore, benchè ruoli con aspettative diverse si accomunano di un bisogno naturale che non si prende più pause riflessive.
Si va molto di “pancia” o di immediata “simpatia/affinità”, ma molto meno di confronti con reali aspettative e una lunga frequentazione con più persone. Ok, non ci sono esami da superare, ne aspri confronti sul meglio o il peggio, ma è innegabile che è solo attraverso più frequentazioni e vivendosi in diverse situazioni, che ci viene chiaro una reale affinità quanto il crearsi di sentimenti meno idealizzati.

Già il problema è forse idealizzare una figura/ruolo ed adattarla velocemente a chi ci sembra più vicino a quel modello, evitando di soffermarsi troppo su altri aspetti che poi, invece, fanno la grande differenza sulla distanza nel rapporto.
Penso a chi chiama “amico” una frequentazione unicamente virtuale dopo poche settimane o un mese, così come lo scandagliare un profilo utente nella ricerca di punti in comune, e poi tentare alla cieca di imbastire una relazione seria e duratura. Non c'è nulla di male nel farlo, e non dubito che alcuni casi si siano anche rivelati sani e vincenti, ma quanti in proporzione?
Quanti invece dopo poco tempo si sono allontanati o sono stati relegati a comparse e sterili like?

Mi riallaccio al per la facilità con cui si chiude una porta; qui viene aperta senza neanche chiedere “chi è?” o indagando cosa realmente l'altro vuole da noi, e soprattutto in che modo.
Negli anni in chat, ho conosciuto uomini e donne, molte di loro mi hanno detto che mi volevano bene, che si era Amici, ma è bastato un battito di ciglia per vederli scomparire, pochissimi di loro oggi sono ancora presenti nella mia vita, e stessa mia sorte viene spessissimo raccontata da altre persone.  
Superficialità? Incostanza? Semplice volubilità?
Diciamo che caratteri e capacità di adattarsi decretano in molti casi il proseguo o la fine prematura di ogni forma di rapporto, ma sempre più spesso non c'è proprio il tempo di un confronto profondo, di una reale sperimentazione di una frequentazione, quanto l'avere un ideale X della persona che deve manifestarsi senza intoppi e virgole in un tempo impossibile per chiunque.
Quando poi in altri casi il tempo non è più quantificabile, perchè relegato alla virtualità dei rapporti, le barriere del virtuale diventano una prigione e salvezza allo stesso tempo.
Penso a chi tra social e chat ha un continuo scambio di messaggi, ma niente di vissuto insieme, niente di “rischioso” che metta in gioco anime e vite in un percorso comune.
Da li, al salto nel dating è vicino... si esce ci si frequenta, ci si lascia rassicurati che sempre da quella piattaforma si conoscerà senza fatica altre persone; ma la delusione e solitudine interiore e personale, sono consapevoli e consenzienti su questa pratica di relazionarsi?
Il non apparente “bruciarsi”, ha contemplato l'estrema leggerezza di certi dialoghi e il non materializzarsi di qualsiasi tipologia di futuro insieme?

Viviamo il presente certo, ma c'è anche un domani, un dopo domani che, maggiore è la nostra età, acquista valore proprio in quei sogni ed aspettative erroneamente nascoste alla consapevolezza di chi frequentiamo.
Si ha paura di mostrare fragilità, lacune interiori, paure naturali del vivere, lasciando che la maschera della superficialità ci uniformi e renda “fluido” quello che invece deve essere, ed è, il saliscendi del viversi.


Chat Virtuale Mondo Reale



Il tempo è prezioso, ma non si spreca prendendosene per capire e capirsi, lo si deprezza anche dolorosamente in una continua ripartenza dal solito punto, i soliti dubbi, le solite paure, il solito meccanismo si rodato, ma altrettanto inconcludente.

Chat Virtuale o Mondo Reale?

Mettersi in gioco davvero è un rischio quanto farlo limitandosi e limitando; partendo da questa spronerò sempre chiunque a seguire chi propone pranzi e cene insieme, e di snobbare chi crea l'ennesimo “gruppo whatsapp” quanto quello Facebook, non è facile creare rapporti umani veri...ma dal virtuale si deve passare al reale, nel reale si deve condividere, poi costruire, solo allora si hanno risposte e le tanto indispensabili certezze.
Stessa cosa per esigenze ed aspettative; tizio cerca tizia per uscire senza impegni, pincopallina cerca pincopallino per possibile seria relazione, i messaggi sono chiari su ipotetiche aspettative, ma nulla vieta (semmai l'opposto) che un messaggio non rispecchi le reali intenzioni di uno o dell'altro. E se tizio, magari “bruciato” da pesanti delusioni, metta avanti non una ma dieci mani a protezione, ma dentro di se spera di trovare chi lo possa amare davvero? E se pincopallina avesse capito quale sia il messaggio vincente per avvicinare un certo tipo di persona e quindi facilmente gestirla?

Se e ma che tolgono ogni dubbio vivendole, senza etichettare come migliore o peggiore l'una o l'altra da una semplice lettura, e senza il bisogno di andare oltre a quanto non si vuole o non ci si sente realmente.
Prendetevi tutto il tempo necessario in ogni scelta che vi riguarda nel profondo, il fallimento o la delusione oggi più che mai risiedono nella nostra fretta e leggerezza, non in quella degli altri.
Amo il web, un'opportunità favolosa per chi la sa usare e limitare... ma niente sostituisce il viversi senza portarsi dietro gli schemi del virtuale.

A presto

(David D)
Fonti di questo articolo:


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